L’Isola di Gran Canaria è un luogo incredibile, racchiude in sè una grande varietà di ecosistemi e di micro-climi, di paesaggi e di attrattive. Non è solo oceano, spiaggia, immersioni, surf, piscina, ecc… E’ molto di più!
C’è infatti la zona interna, verso il centro dell’Isola, che si sviluppa in altezza, sulle montagne, tra strade al cardiopalma, panorami mozzafiato e paesini d’altri tempi, salendo verso San Bartolomè de Tirajana, il Parco Naturale de Pilancones e Pico de las Nieves, noi ci siamo stati e vogliamo raccontarvi anche quest’altro aspetto, decisamente più selvaggio e avventuroso, di Gran Canaria.
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Siamo usciti da Maspalomas, dove alloggiavamo, andando verso nord, percorrendo una strada abbastanza stretta, ma a due sensi di marcia, che si snodava in mezzo a rocce, sterrati e piccoli canyon. Ci siamo subito resi conto di iniziare a salire di quota. La strada però diventava sempre più stretta e le curve aumentavano, rendendo l’incontro con le auto provenienti dall’altro senso di marcia, abbastanza destabilizzante, ma non ci siamo fatti spaventare e siamo andati avanti, verso il piccolissimo paesino di Fataga.

Prima del paese, ci siamo fermati ad un view point davvero unico: tra cactus, montagne, rocce e il verde della vegetazione tropicale. Si poteva ammirare, da un lato, girando le spalle alla montagna e guardando da dove eravamo venuti, l’Oceano spuntare in lontananza tra i monti e la strada tutta curve appena percorsa; dall’altro una valle incastonata tra le rocce di una bellezza rara e di una profondità abissale.


Risalendo in auto, abbiamo deciso di proseguire, scoprendo con orrore che la strada diventava ancora più stretta, sempre a doppio senso, a strapiombo sulle valli e sulle rocce, con curve che non permettevano di vedere chi venisse di fronte. Una strada per veri coraggiosi, al cardiopalma, che ci ha fatto abbastanza sudare freddo. Finito il tratto più brutto, ci siamo rilassati, percorrendo in auto, a passo d’uomo, il paesino di Fataga.
Abbiamo dunque proseguito verso San Bartolomè de Tirajana e il Parco Naturale de Pilancones. Qui la strada sembrava un pochino migliorare, anche se sempre stretta e tutta curve, ma meno impervia della precedente. Lungo il percorso è possibile fermarsi in diversi punti panoramici davvero impressionanti. Alcune montagne sono avvolte dalle nuvole e il panorama è molto affascinante.
Finalmente arriviamo a San Bartolomè, dove parcheggiamo l’auto per girare a piedi il paesino. Qui il tempo sembra essersi fermato: è il classico paesino di montagna d’ altri tempi e, da qui, si possono ammirare anche tante altre vedute immense.

Riprendendo l’auto, siamo poi saliti fin sù, verso l’ingresso del Parco Naturale de Pilancones che, tuttavia, non è molto segnalato e non ci sono percorsi guidati in mezzo alla natura o almeno, noi non li abbiamo trovati. Abbiamo però trovato un pezzetto del cammino di Santiago.
Infine, siamo giunti fin sulla cima della montagna, a Pico de las Nieves, il punto più alto di tutta l’Isola di Gran Canaria, con i suoi 1.949 m.

I panorami ci hanno ricordato, a tratti, gli USA, la parte Ovest, il Selvaggio West, con tutte le splendide strade percorse tra i deserti e le rocce e, a tratti, una giungla tropicale perchè, man mano che si sale, la vegetazione diventa sempre più folta, più selvaggia e più verde, e si possono ammirare piantagioni di frutta esotica e alberi di eucalipto.
Abbiamo dunque ripreso l’auto a malincuore, ripercorrendo la stradina al cardiopalma al contrario, non senza un pò di paura e adrenalina per le curve a strapiombo sul nulla ma, alla fine, siamo giunti al nostro bungalow sani e salvi… e ci siamo andati a buttare in piscina! 😉
Anche questa è Gran Canaria!



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