<<< LEGGI LA PUNTATA PRECEDENTE DEL DIARIO DI VIAGGIO
sulla WEST COAST USA <<
Allacciate le cinture, oggi vi portiamo in un luogo iconico ed incredibile, salite con noi in auto per percorrere le strepitose strade della West Coast USA, in questa nuova puntata del nostro Diario di Viaggio negli Stati Uniti d’America. Portate con voi una bella scorta d’acqua e un cappellino per proteggervi dal sole, oggi vi portiamo in uno dei luoghi più caldi e desolati della Terra: la Death Valley!

25 Giugno
Ci svegliamo alle cinque del mattino, abbiamo letto che è bene non ritrovarsi nel cuore del deserto nelle ore più calde(nonostante tutto però, è proprio ciò che accadrà). Ci accertiamo di aver fatto il pieno al serbatoio, sappiamo che non ci saranno distributori di benzina dove stiamo andando(o meglio: qualcuno c’è, ma sono pochi e non è detto che siano aperti, e a noi piace essere previdenti). Ci siamo muniti di un piccolo frigo da viaggio, in polistirolo, riempito di ghiaccio (un’altra bella esperienza/figura da principianti tipicamente americana: acquistare il frigo e un bustone di ghiaccio in un supermarket, senza calcolare però che avremmo poi trascorso una mezz’ora buona a spaccare il ghiaccio a pedate – era praticamente un tutt’uno – nel parcheggio del suddetto, sotto gli occhi attoniti degli astanti… c’era sicuramente un modo più semplice :O ), in cui abbiamo riposto acqua e cibo. E così, pronti a tutto, abbiamo ripreso l’auto e abbandonato il piccolo paesino di Lone Pine, California. La distanza dal nostro hotel a Furnace Creeck, uno dei punti più bassi e centrali della Death Valley, è di circa 1 h e 55 min.

Comunque, tra una cosa e un’altra, alla fine siamo partiti alle sette. Non prendete esempio.
Quando siamo arrivati dinanzi all’ingresso del Death Valley National Park, dove troneggia un enorme cartello, non abbiamo potuto fare a meno di scendere dalla macchina e scattare tantissime foto. Il sole era già alto e picchiava, ma noi non ci siamo fatti scoraggiare e abbiamo proseguito dritti per la nostra strada. Abbiamo percorso la 190, che si spinge fin dentro al cuore di questo deserto unico nel suo genere, passando per Panamint Springs e continuando verso Stovepipe Wells.
GUARDA ANCHE IL NOSTRO VIDEO DIARIO DI VIAGGIO NELLA DEATH VALLEY!

Le cose da vedere, come al solito, sarebbero state tantissime: ci sarebbero stati da prendere numerosi percorsi poco battuti per andare ad ammirare punti panoramici fuori dai soliti itinerari, si sarebbe potuta prendere la deviazione per avvicinarsi alla famosa Area 51 (dove comunque, da quanto abbiamo letto, non si può entrare e manco avvicinarsi più di tanto perchè ci sono i cecchini – ma così, giusto per vedere com’è e che si prova, in tanti lo fanno, può anche avere un senso – ma Vale ha una paura fottuta degli alieni, quindi questa tappa l’abbiamo saltata), si sarebbe potuti arrivare allo Scotty’s Castle, nel nord della valle, o andare alla ricerca di miniere abbandonate e di ghost town… Ecco, tutte cose che non abbiamo fatto. Le menzioniamo per dovere di cronaca.
Il nostro itinerario invece, prevedeva la sosta in alcuni punti salienti e famosissimi di questo parco, con una visita di circa mezza giornata in totale, per poi fare tappa a Las Vegas.
LEGGI IL NOSTRO ITINERARIO COMPLETO SULLA WEST COAST USA!

Nel Cuore della Death Valley
La Death Valley, in italiano Valle della Morte, è situata per gran parte nello stato della California e, nella restante, in quello del Nevada. Tecnicamente, si tratta di una depressione del Grande Bacino (Great Basin) che si estende per 225 km in lunghezza e per 40 km in larghezza. Il punto più basso di questa depressione è sprofondato di 86 metri sotto il livello del mare, nel punto che viene chiamato Badwater, che è poi il punto più basso dell’intero Nord America. Ciò che si vede durante una visita alla Death Valley è quindi, in altre parole, un susseguirsi di rocce, deserto, montagne brulle arse dal sole, canyons e depositi di sale solidificati, ma non lasciatevi ingannare: è tutto assolutamente suggestivo e immenso.
Noi abbiamo sostato in diversi punti, superando Stovepipe Wells, sulla 190, ci siamo fermati dopo poco ad ammirare le dune del deserto, le Sand Dunes, la cui particolarità è quella di somigliare alle dune di un deserto africano, piuttosto che a quelle di un tipico deserto americano.


Successivamente, siamo andati verso sud, dirigendoci verso Furnace Creeck che è un pò il cuore di questo parco, dove si trova anche un bel Visitor Center, dopodichè abbiamo deviato momentaneamente sulla Badwater Road, fermandoci lungo la strada a fare due passi all’interno del Golden Canyon (senza spingerci troppo in là, erano quasi le undici e faceva già un caldo atroce). Riprendendo l’auto, siamo passati per Artist Drive e abbiamo ammirato il Devil’s Golf Corse, il Campo da Golf del Diavolo, poco prima di giungere a Badwater, un’immensa distesa di sale immersa nel deserto.

Finalmente, siamo quindi arrivati in uno dei luoghi più interessanti della Valle della Morte, Badwater, 86 metri sotto il livello del mare. Dando le spalle alla distesa di sale, che qui si può percorrere a piedi, c’è una montagna, oltre la strada, guardatela con attenzione: sopra vi è scritto dove sarebbe, in realtà, il livello del mare, in questo modo vi renderete conto visivamente di quanto siete in basso.




In fine, siamo tornati indietro ripercorrendo la stessa strada, per imboccare nuovamente la 190, verso un altro luogo molto importante, Zabriskie Point, paesaggio quasi lunare, di origine sedimentaria e vulcanica, che si colloca nel cuore delle Badlands, terre cattive, così chiamate perchè non riesce a crescere alcuna pianta, a causa della siccità e del sale, reso famoso dal regista italiano Antonioni, e che assume diverse colorazioni e diverse “facce” a seconda dell’ora del giorno e della posizione del sole.

Proseguiamo quindi fino a Death Valley Junction, imboccando poi, nell’ordine: la 127, la 178 e la 160, entrando nello Stato del Nevada e giungendo, in fine, a Las Vegas dove ci fermeremo per ben 3 notti.

LEGGI LA PROSSIMA PUNTATA DEL DIARIO DI VIAGGIO SULLA WEST COAST USA – NEXT STOP: LAS VEGAS
(Coming Soon) >>